La religiosità
I Cappuccini e la chiesa di S.Maria degli Angeli
La chiesa, intitolata a Santa Maria degli Angeli e il monastero, dedicato a San Felice di Cantalice, furono realizzati per ospitare i frati cappuccini nel 1569, per volontà del vescovo di Cava D.Tommaso Casellio da Rossano.
Costruita su disegno dell' architetto cavese Pignoloso Cafaro, tutto il monastero fu circondato da un muro di cinta ancora oggi visibile, con l' accesso da una scalinata per un accesso piu' agevole alla chiesa.
Con l' arrivo soldati napoleonici, la chiesa fu saccheggiata e con la soppressione degli ordini religiosi e nell'ottobre del 1811 i monaci furono costretti ad abbandonare Cava.
I Cappuccini ritornarono solo nel 1814 per volontà del marchese Pasquale Adinolfi che acquistò la Chiesa e ne permise la riapertura religiosa. Dopo alterne vicende,il ritorno definitivo dell'ordine cappuccino si ebbe soltanto nel 1904.
La chiesa, a due navate, contiene notevoli lavori in legno, tra cui l'altare centrale finemente intagliato e le statue di San Francesco e Sant'Antonio attribuite a San Girolamo da Vietri. Sulle pareti laterali del presbiterio vi sono due tele del '700: la disputa di Gesù' al Tempio e l'adorazione dei Re Magi. Al centro della volta è interessante la tela che raffigura l' Immacolata, con S.Francesco e i Santi Cappuccini. Sullo sfondo si nota una rara immagine della Città di Cava.
La navata centrale ha tre cappelle, con bei dipinti. Interessante è anche il refettorio e il chiostro irregolare, con un pozzoe la biblioteca con numerose cinquecentine.
Storia del monachesimo a Cava
I primi monaci erano presenti sul territorio cavese già nel VI sec. D.C.
Probabilmente essi non professavano soltanto col rito latino, ma anche con quello greco, in considerazione che l’Italia Meridionale fino all’anno Mille, dal punto di vista ecclesiastico, era quasi interamente greca e sotto l’influenza di Fozio, teologo bizantino, santo della Chiesa orientale.
EREMITI
Il monachesimo si sviluppò principalmente con l’isolamento e la preghiera. I primi eremiti cavesi furono:
Pascasio
Eremita che si stabilì a Vetranto nel VI sec. Suo motto fu: pietas et caritas.
Abitando sulla via che da Nocera andava a Salerno spesso ospitava e accoglieva i passanti , offrendo loro tutto cio’ che poteva. Morì a 90 anni nel 554. Dopo molti secoli, un ricco signore di Castagneto Marco Onofrio Cioffi a sue spese per onorare la sua memoria fece costruire un mausoleo, con la seguente trascrizione:
D.O.M
Hieronimo Lanfranco
E pisana nobilitate oriundo Caven antistite
sacro in Tempio Deiparae Virginis de Vetranto dicato regente
quo sodalitio clericorum instituto
VII idus junii anno ab eiusdem Virginispartu MDCXLVI
in eius aedis fundamentis
ossa Paschasii abbatis omnia, integraque
reperta sunt
nunc dicti antistitis opera
sumptibusque Marci Onuphrii Cioffi anno MDCXLVIII
honorifice reponenda curarunt
Eremiti armeni (a Croce)- Mancano documenti sull’origine, lo sviluppo e la scomparsa del monastero armeno che si formo’ sulla collina di Croce. Sul finire del XVII secolo venne a stabilirsi l’eremita persiano Giovanni Manuch:Prima ancora vi si era stabilito Giovanni di Giovanni, proveniente dalla Persia.
Eremiti del colle S.Elia -Vissero sul colle S.Elia, dove fu costruita col permesso del Vescovo del 1493 una piccola chiesa intitolata a S.Maria Regina Coeli . Dell’eremo e della chiesa resta qualche rudere.
Cenobiti- Nella seconda metà del X sec. Un cenobio di monaci greci si stabilì a Saragnano tra Alessia e il sentiero che arriva a Salerno attraverso il vallone “la Sgarrupa”, dove fu collocata nel 1900 la grande croce di marmo dedicata a Gesù Redentore , da poco ceduta sul terreno per il forte vento.Il cenobio fu fondato da un certo Marino con l’assenso del vescovo Giovanni di Salerno.La chiesa era dedicata a S.Nicola e vi era officiato il rito greco. Era visitata spesso dagli aristocratici del principato longobardo di Salerno.Della chiesa e del cenobio non vi è più traccia.
Benedettini - La grotta Arsicia, situata tra le montagne cavesi, fu rifugio di più eremiti. Della storia dei benedettini se ne parla più ampiamente nelle pagine dedicate alla Badia di Cava.
Ricordiamo comunque la presenza dei Benedettini, oltre a Corpo, sia sul colle S.Elia, che sul colle S.Martino che a Vietri
I Frati minori - Nell’ordine francescano i Frati Minori accolgono nei conventi tutti i frati che amano vivere nella piu’ rigorosa povertà.Nel 1450 l’Università de la Cava aveva stipulato una convenzione con i Frati Minori per erigere una chiesa e il convento. Il 24 febbraio 1500 i Frati vennero a Cava e presero possesso della struttura, istituendo due accademie: una filosofica, l’altra teologica.
Il convento fu frequentato da gentiluomini cavesi, che diedero vita poi alla congrega dell’Immacolata. I conventuali contribuirono anche alla nascita di un’accademia letteraria e alla formazione di una biblioteca, ancora oggi esistente, ricca di opere letterarie, teologiche e canoniche.
Gli ordini religiosi femminili
A Cava esistevano ( ed esistono ancora) vari ordini religiosi femminili, come dimostrano le testimonianze storiche e documentarie cavesi.
Se ne elencano le più importanti:
Benedettine (San Liberatore)
Risiedevano a San Liberatore, nella chiesa fatta costruire da Arechi, principe di Salerno,verso l'VIII sec. d.C. Consegnata dal Vescovo di Salerno alla monaca Susanna, il monastero sorse a fianco della chiesa dedicata a Cristo Liberatore dell'umanità. Curiosamente, la Chiesa non fu costruita sulla cima, dove esistono ancora dei ruderi di una rocca di difesa contro i pirati saraceni, ma "in latere montis", al lato della collina, al riparo dai venti. Suor Susanna, benedettina, poi le badesse Anastasia, Aloaria e Lice restarono nel monastero fino a quando il luogo non divenne pericoloso perché troppo solitario e le suore si trasferirono a S. Sofia a Salerno. Già nel '700 il monastero era in rovina e fu custodito da un eremita e nel tempo ebbe dei miglioramenti grazie alla bontà di benefattori con l' acquisto di arredi e quadri, Nel 1688 a seguito di un forte terremoto, il monastero subì seri danni con bisogno di numerosi restauri. Fu posta una colonna di marmo con croce all'inizio della strada e a metà salita fu costruita una cappella dedicata alla Pietà; all'ingresso fu costruita una piramide con croce di marmo. Nel '900 riprese l'attività religioso , interrotta dalla guerra nel settembre del 1943. Gli anglo-americano dopo lo sbarco a Salerno, raggiunsero la cima dei S. Liberatore, per ottenere una posizione strategica per dominare il Golfo di Salerno e la vallata metelliana sino a Nocera. L'eremo e la chiesa subirono numerosi danni .Seguì poi un periodo di abbandono, fino a i nostri giorni: ad oggi sono in corso restauri per portare a nuova luce la zona. Anni fa Vincenzo Adinolfi, salernitano, ha collocato a sue spese sulla cima del monte una grande croce luminosa, visibile ampiamente da Cava e da gran parte della zona di Salerno.
Clarisse ( S. Giovanni al Borgo )
Nato nel 1600 ,il monastero delle Clarisse o di S. Chiara accolse a pagamento le ragazze delle famiglie benestanti cavesi. La facciata, barocca, è ancora ben visibile nella Piazza E. Di Mauro. Molto ricco, il monastero fu spogliato di tutto nel 1799, fu soppresso nel 1866 e fu occupato da carceri, congrega della Carità e da scuole. Attualmente è sede di teatro comunale di prossima mediateca.
Clarisse ( Annunziata ).
Nel 1592 su donazione di Costantino Passaro fu edificato un convento di monache del secondo ordine francescano, fondato da s. Francesco e S. Chiara. Nel 1612 nel monastero c'erano 12 monache, alcune delle quali di buone famiglie cavesi. Nel 1750 il convento fu assegnato alla direzione spirituale di S. Alfonso de' Liguori. Fu ceduto poi allo stato nel 1909 e nel 1924 al Comune.
Benedettine (Corpo di Cava)
Se ne parla già nel 1169 in alcuni documenti. Era intitolato a Santa Maria ed era pertinenza del monastero della Santissima Trinità.
Cappuccine (Dupino)
Monache di clausura. Se ne hanno notizia già nel 1616 con un documento dell'Università della Cava al vescovo Lippi per far sorgere un monastero per 20 monacande con il contributo degli abitanti della zona di Dupino, Marini, SS. Quaranta , Marini ed Alessia. Il monastero era su tre piani ed aveva un giardino. Era annessa la Chiesa dedicata a S. Antonio. Resti del monastero sono visibili (mura ed alcuni residuati architettonici nelle abitazioni di Via Cappella).
Clarisse (Pregiato)
Il monastero di Pregiato, detto di Gesu' e Maria della Consolazione, nacque intorno al 1600, su richiesta degli abitanti della frazione. Fu completato nel 1618 ed accanto vi fu costruita una piccola chiesa. Le monache erano molto povere ed erano obbligate a lavorare per poter vivere, tanto che la badessa chiese ed ottenne di ritornare al monastero di S. Giovanni al Borgo. Nel 1686fu costruita una nuova cappella, abbellita nel '800. La chiesa fu ceduta poi al Comun nel 1931.
Oblate ( a S.Maria del Rifugio).
Fondato nel 1692 a cura di un frate cappuccino, padre Antonio da Olivara. Vi erano ragazze povere sotto la regola francescana. Le donne venivano chiamate "oblate" e lavoravano sotto la guida di una badessa. Vestivano di lana grigia, capelli rasati e portavano un velo. Nel monastero vi erano anche locatarie ed educande e vi erano maestri secolari, eletti da Comune e prefetto della Congrega. I maestri erano quattro, secondo i quattro quartieri cittadini e dovevano essere persone integerrime e superiori di età ai 40 anni. Nel 1862 passò sotto la giurisdizione della congrega di Carità. Successivamente nel 1868 il conservatorio fu soppresso dando luogo ad un orfanotrofio femminile.
Suore della Carità
Congregazione fondata da S.Giovanna Antida nel 1799. Furono chiamate le suore della zuppa dei poveri e delle piccole scuole. Assistevano negli ospedali, nei manicomi, negli asili. Vennero a Cava nel 1864, assistendo i bambini dell'Asilo di S. Giovanni, a Pregiato e a S. Maria del Rifugio. Sono ancora presenti sul territorio sia nell'Istituto Di Mauro a S. Arcangelo che nella zona di S.Vito (SS. Rosario).
Le Confraternite di Cava
Anche a Cava esistono numerose Confraternite, le associazione di laici che hanno come fine determinate forme di preghiera e culto. A testimoniare la fede ed il pietismo religioso erano in molti, come dimostrano le testimonianze storiche ed agiografiche cavesi.
Se ne elencano le piu' importanti:
Congrega dello Spirito Santo a Santa Maria a Toro. Una delle più antiche, forse il 1300 quando il papa Bonifacio VIII concesse il primo giubileo dell'Anno Santo. Chiamata anche dei Disciplinati. Nel 1383 un gruppo di confratelli si staccò e formò nella vicina frazione di San Pietro la congrega di S. Maria al Quadruviale.Coloro che restarono alla SS. Annunziata cambiarono il titolo in Congrega di Sant'Andrea.
Congrega di S. Maria al Quadruviale nella frazione S. Pietro. Gli associati venivano chiamati "confratelli della penitenza". La congrega prese il titolo di Santa Maria de Catuali poiché ci si riuniva nella sagrestia della chiesa. Successivamente con la bolla del papa Clemente VII gli associati acquistarono il diritto a governare la chiesa ed il relativo ospizio dei pellegrini. Nel 1663 la Curia vescovile di Cava riconobbe il diritto alla congrega al primo posto nelle processioni.
Congrega di Sant' Andrea Apostolo nella frazione SS. Annunziata. Costola della congrega dello Spirito Santo, i confratelli indossavano il "sacco", un saio come quello dei francescano
Congrega di S. Maria della Porta nella frazione Corpo di Cava. Fondata con la bolla del 9 settembre 1423, gestiva un piccolo ospedale. Nel 16090 passò nella chiesa parrocchiale del Corpo di cava, assumendo il titolo di congrega dello Spirito Santo.
Congrega di S. Bernardino a Pregiato. Sorse nel 1400. I confratelli portavano la mozzetta di colore persiano e di solito si radunavano il sabato sera e nella giornata della domenica. La sede era presso la chiesa parrocchiale. Le regole furono approvate il 25 gennaio 1602.
Congrega di S. Antonio dei Cavalieri a S. Lucia. I cavalieri di Sant'Antonio Abate furono istituiti a Vienna nell'XI sec. per curare la malattia del "fuoco di Sant'Antonio". Indossavano un abito azzurro e facevano voto di castità ed obbedienza. Ospitavano pellegrini e curavano malati nel loro ospedale eretto nel 1095. A Santa Lucia sorse in data imprecisabile.
Congrega di S. Maria della Peschiera a S. Cesareo. Fondato forse nel 1416 da un quadro della Madonna, La sua regola fu approvata dal re Carlo III nel 1757.
Congrega di S. Maria della Pietà a Sant'Arcangelo. Fondata antecedentemente al 1400 poiché possedeva una bolla già nel 1431. Esiste nell'archivio della Congrega un' ampia documentazione di contratti di compravendita, testamenti, donazioni. Vengono conservate anche due tele del Sabatini raffiguranti la Pietà e la Circoncisione.
Congrega di S. Antonio a Dupino. Fondata nel 1504, anche questa Congrega aveva annesso un piccolo ospedale, scomparso nel 1563. In seguito fu chiamata Congrega della Natività di Beata Vergine Maria.
Congrega del Rosario al Borgo in Piazza Duomo. Sorse nel 1504 per opera del vescovo Tommaso Caselli. Accoglieva i ceti signorili della Città. I confratelli portavano una mozzetta verde per indicare la loro vicinanza al vescovo della diocesi. La congrega ebbe numerose indulgenze dal papa Clemente VII e acquisto una cappella in cattedrale Nel 1633 la congrega ricevette da Napoli una statua della Madonna del Rosario e la mise nell'oratorio al posto del quadro dell'Immacolata, posta dall'associazione nel 1587. Da allora fu chiamato Oratorio del Rosario
Congrega dell'Immacolata al Borgo (San Francesco).Tra le più antiche, fu aggregata all'arciconfraternita romana in S. Lorenzo in Damaso nel 1580. Seguirono le regole francescane e nel 1835 fu dichiarata arciconfraternita.
Congrega di S, Giovanni e Tommaso apostoli a Passiano. Non si conosce l'anno di fondazione, sicuramente anteriore al 1413. La congrega aveva una sua cappella nella chiesa di Passiano già nel 1413.
Congrega del SS. Sacramento o dei Mercanti al Borgo (Piazza Duomo).La confraternita del SS. Sacramento era nata a Roma nel 1538 nella chiesa di S. Maria della Minerva. Gli obblighi dei confratelli erano molte: accompagnare il viatico ai moribondi con la torcia accesa, assistere ad una messa ogni terza domenica del mese con un lume acceso durante l'elevazione dell'ostia; partecipare alla processione del primo venerdì dopo il Corpus Domini, preparare alla comunione i confratelli infermi. A Cava la congrega fu fondata nel 1607 dal vescovo Cesare Lippi e le venne assegnata la cappella del Rosario nel Duomo
Congrega del Purgatorio al Borgo (Corso Umberto).Fu fondata da P. Ignazio de Juliis, gesuita, sotto il titolo della Natività di Maria Santissima. I confratelli erano tutti artigiani e pertanto veniva detta popolarmente la Congrega degli Artisti. Scopo del sodalizio era il miglioramento della vita morale e religiosa con la frequenza dei sacramenti e il catechismo. Gli iscritti arrivarono a seicento. La congrega inizialmente non aveva una cappella proprio e perciò il vescovo concesse nel XVII sec. la Cappella del Crocefisso al Duomo permettendo la celebrazione delle messa e la facoltà di sepoltura dinnanzi alla cappella oltre la possibilità di questuare tre volte la settimana. Giacché le elemosine crescevano sempre più si pensò' di edificare una chiesa apposita per la celebrazione delle messe in suffragio delle anime dei defunti: nacque la chiesa del Purgatorio e l'annessa congrega di S. Maria Assunta in Cielo e delle Anime del Purgatorio. La regola della congrega del Purgatorio fu approvata da re Carlo III nel 1762. Nel 1885 la congrega costruì una grande cappella del cimitero di cava che venne chiamata chiesa del Purgatorio. Nel 1910 Pio X la elevò ad arciconfraternita.
Mons. Filippo Benedetto de Sio
Nella frazione Marini è molto conosciuta la figura di mons. Filippo Benedetto De Sio.
Il religioso nacque nella zona collinare cavese verso fine '500 (30.11.1585). Entrato nel convento dei Frati Minori di Cava,ben presto divenne maestro di Sacra Teologia, Custode della Provincia Napoletana ed Elemosiniere di Anna d'Austria,regina di Francia , figlia di Filippo III di Spagna.
Durante il concistoro tenutosi a San Pietro a Roma il 18 dicembre 1623 fu proposto Vecovo di Caiazzo e il francescano ricevette la nomina a Vescovo dal Papa Urbano VII e fu consacrato in Roma nella Chiesa di Aracoeli il 10 gennaio del 1624 da Dioniso Maremonte, arcivescovo di Lione.
Prese possesso canonico dell’antica diocesi di Caiazzo, che governò per 17 anni con grande cura, zelo e amore per la gente.
De Sio fu trasferito successivamente nella Diocesi di Boiano dal 24 ottobre 1640 fino alla sua morte,avvenuta il 16 agosto 1651.
Le sue spoglie riposano nella Chiesa di San Marco Evangelista ai Marini ed una sua effige è presente nella sacrestia del Convento di S. Francesco.