La natura

Passeggiata all' Eremo di San Liberatore

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Il percorso nasce ai piedi di San Liberatore, anticamente chiamato Buturnino, alto 466 metri s.l.m..

Chi proviene dalla frazione di Alessia percorre una stradina che conduce al valico detto La Valle. Sulla sinistra si puo' ammirare cio' che rimane del secolare e maestoso leccio, che raggiungeva i 7 metri di diametro e i 24 di altezza mentre al centro del campo invece, coperta dalla chioma di platani , vi è un "casino di caccia" ed in fondo, spostandosi sulla destra e seguendo un breve sentiero,si puo' osservare la torre detto "Piliero".

Sulla sinistra, in fondo si trova il sentiero che porta all'Eremo. Nel primo tratto troviamo aceri, lecci e roverelle. Proseguendo, nelle zone più soleggiate, prevalgono cespugli sempre verdi di piante aromatiche di mirto, lentisco, ginestra, rosmarino, timo, erica e corbezzolo: un misto di essenze dai vari colori ci portano nella parte piu' alta del sentiero dove si ammira il panorama dell'intero Golfo di Salerno.

Questo è il punto piu' bello del sentiero. Il pendio sottostante che va verso Vietri si ricopre di fioriture a seconda dei vari periodo dell'anno: dal blu dell'erba viperina, dal giallo delle ginestre al bianco dell'asfodelo. Nelle fessure della parte rocciosa e in piccoli anfratti, nel periodo settembrino, è possibile ammirare la campanula fragilis mentre nelle zone piu' aride, sul sentiero e alla somma del monte, fiorisco tra marzo e aprile varie specie di orchidee.

 

Monte San Liberatore

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Laddove la valle di Cava si restringe dando adito verso il mare al fiumicello Bonea, si erge con la sua caratteristica sagoma a gobba e con dirupi rocciosi un monte che connota inconfondibilmente il panorama: San Liberatore.

Sulla sua cima si leva una croce alta 18 metri, costruita negli anni '50 dello scorso secolo e illuminata di notte in una maniera ben visibile sia da Salerno che da Cava de' Tirreni.

Le piante officinali

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Lungo i vari sentieri che attraversano la valle metelliana è facile trovare piante che crescono spontaneamente ma che hanno notevoli proprietà terapeutiche. Sulla base dei precetti della Scuola Medica Salernitana e dalla tradizione orale, soprattutto contadina e popolare in genere, sono state tratte da queste piante ricette, liquori, sciroppi e decotti che hanno un potere salutare,terapeutico e lenitivo di notevole interesse.

La Pietrasanta

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La strada di Pietrasanta, alternativa alla Statale 18 che porta al Corpo di Cava, è stata frequentata nei tempi passati da numerosi personaggi in cerca di aria pura e di silenzio. Il paesaggio della zona era e rimane incantevole e da quel posto si contempla tutta la valle metelliana.

Tra i sentieri di Cava

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Due essenzialmente sono le escursioni di grande rilievo paesaggistico che possono essere fatta sui monti di Cava, con sentieri che offrono spettacolari paesaggi.

Da un lato abbiamo i rilievi del versante orientale che spaziano dall'agro nocerino -sarnese  ( dal monte Caruso a m. 763 sino a monte San Liberatore di m. 466: i sentieri ricalcano in parte un'antica via che collegava Salerno a Nocera,la cosiddetta Via Maggiore. Così come detto già in altre pagine, le definizione "monte" qui è da intendersi quale "collina" e rispecchia il modus dicendi del popolo cavese.).

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