Il parco è gestito dai Comuni di Cava de’ Tirreni e Mercato S. Severino e dal WWF sulla base di una convenzione del 1980. E' un Parco Naturale Regionale istituito con Legge Regionale con una estensione di circa 444 ettari.
Il Parco naturale Diecimare (detto anche il parco dei due golfi) è' fornito di un Centro Visite, percorsi natura con pannelli didattici, area faunistica del capriolo, un’ area didattica dei bombi, un giardino delle orchidee, un’aula verde, un’area pic-nic. All'interno del Centro un piccolo museo naturalistico e una mostra di prodotti tipici locali. Dal Centro visite partono quasttro sentieri di visita: il Sentiero Natura adatto alle scolaresche con un'aula all'aperto, il Sentiero del Falco per l'avvistamento dei rapaci, il Sentiero del Bosco con un percorso in ombra e il Sentiero dei Due Golfi che permette di ammirare i due golfi di Napoli e Salerno.
Il territorio del Parco include i rilievi di Monte Caruso, di Forcella della Cava (852 m slm), parzialmente di Poggio e Monte Cuculo e il Montagnone.
Il Parco in effetti può essere diviso in due aree: Monte Caruso con calcari e Forcella della Cava con dolomie e calcari dolomitici.
Su Monte Caruso, grazie alla sua esposizione, si alternano ginestre ed essenze aromatiche, con un querceto di cerro e roverella. Numerose sono le orchidee selvatiche tra cui la scimia, la maculata, la fuciflora, la serapide e l’ofride apifera. Forcella della Cava e gli altri rilievi del Parco offrono ambienti ideali per la crescita del faggio anche a quote bassissime (ca. 500 m slm) insieme con l’agrifoglio, il pioppo tremolo, l’aceto campestre, l’ontano napoletano, il carpino nero, il frassino, il leccio e le altre querce caducifoglie. Nella Piana di Diecimare è possibile osservare il secolare castagneto da frutto, compreso in parte nell’area protetta.
Il Parco è frequentato dai mammiferi più comuni quali la volpe, il riccio, il cinghiale, la donnola, il ghiro, il tasso, la faina, il moscardino e il quercino italico. Da poco è stata accertata la presenza del mustiolo, uno dei mammiferi più piccoli del mondo. Tra i rapaci diurni troviamo il gheppio e la poiana, il falco pellegrino e lo sparviero. Nel bosco oltre al picchio verde e al rosso maggiore, la beccaccia, lo scricciolo, il rigogolo.
Gli elementi faunistici che caratterizzano il Parco sono la presenza continua e costante dei rapaci lungo le pendici di Monte Caruso e una incredibile concentrazione di insetti e farfalle. In particolare vi è la presenza del macaone che è una bellissima e variopinta farfalla, anche simbolo del Parco.
Il periodo migliore per visitarlo è sicuramente in primavera quando i prati sono popolati da numerose piante aromatiche e medicinali quali il cimo, la ruta, la lavanda, la borragine, il crescione e tantissime altre. Inoltre le fioriture dei crochi viola insieme a quelle celesti della anemone appennina trasformano il sottobosco in un tappeto dalla trama naturale.
In questo periodo i rapaci più facili da vedere sono: il gheppio, la poiana, il falco pellegrino e lo sparviero.
Si può anche ascoltare il tambureggiare del picchio verde.
Il Parco è aperto tutto l’anno, partendo da Mercato S.Severino anche per visite guidate a gruppi e scolaresche tel./fax 089 562636 e-mail: iQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
In effetti, dopo il mancato rinnovo della convenzione da parte del Comune di Cava de' Tirreni, il parco inizia un lento declino, fino al 2009, quando la gestione dell'area protetta ricadente nel Comune di Cava de' Tirreni fu lasciata dal WWF, per mancanza di fondi da parte delle istituzioni e per la situazione critica creatasi dopo il secondo incendio al centro visite. Nel 2012 il parco va riprendendosi, grazie all'aiuto di autorità locali e all'impegno dell'associazione Terra Mia mentre la zona ricadente nel comune di Mercato San Severino è tuttora gestita dal WWF e dove è stata realizzata, oltre alla rete dei sentieri, anche una fattoria didattica ed un'area attrezzata per i visitatori.
Di seguito alcune immagini tratte da una pubblicazione sul parco del 2011 a cura del Comune di Cava de' Tirreni e del WWF:.
Carta geologica
estensione del parco
Gli alberi delparco
gli animali del bosco
La fauna di monte Caruso
L'orchidea scimia