Cava ieri e oggi nelle foto e nelle cartoline

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La nostra città, di origine romane e che vide un periodo di ricchezza economica e commerciale  nel medioevo, conserva ancora oggi numerose testimonianze artistiche e storiche che il tempo e l’incuria degli uomini potrebbero non far conoscere alle prossime generazioni.
Scopo di questa pagina è evidenziare una breve frammento delle bellezze architettoniche e naturalistiche che il nostro territorio custodisce per farle conoscere e preservarle. 

Panorama della Città 1950

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Piazza Abbro 1960  (ex Piazza Roma)
 

La  Piazza è dedicata ad Eugenio Abbro, sindaco per un ventennio della Città. Il Palazzo di Città, ricavato dal Teatro Verdi , conserva all'interno delle tele di Clemente Tafuri, nonché alcune tele raffiguranti personaggi storici cavesi , tra cui Giuseppe Garibaldi ed il re Vittorio Emanuele.

 
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Il Borgo Scacciaventi 1930

Nel centro storico, a partire dall'antico Borgo Scacciaventi,  un doppio filare di portici si snoda ininterrottamente per oltre mezzo chilometro. I pilastri variano a seconda dei secoli (mt. 2,5 – 3 metri in epoca medievale fino a 4 – 4,5 metri nell' ‘800)

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Piazza S.Francesco 1940

La piazza fu sede nel tardo medioevo di un importante mercato del bestiame. Al centro vi troviamo un'antica colonna di marmo e una fontana, ricostruita con i pezzi marmorei originali dopo il terremoto del 1694. La cinquecentesca chiesa di S. Maria di Gesù, dalla splendida facciata a tre archi, fu consacrata in epoca successiva a S. Francesco da cui prese nome l’ampio spiazzo. A fianco la struttura di S.Maria del Rifugio,

 

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Maria SS.Incoronata dell’Olmo 1950

La Basilica Pontificia Maria SS.Incoronata dell’Olmo ha quale prima data storica il 1400, quando passo S. Francesco di Paola che pose la prima pietra dell'attuale Santuario.Fu officiato fino al XIX secolo dai Padri Minimi, oggi da Padri dell'Oratorio di S. Filippo Neri. Dal 1685 la Madonna dell'Olmo è dichiarata Patrona della Città e dal 1931 il Santuario è dichiarato Basilica Minore.

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Villa Alba - 1905

Qui una veduta dell’odierna Villa Alba, che già nel 1905 veniva chiamato “il manicomio” in quanto in esso venivano internati gli ammalati mentali.Ancora oggi la struttura è un centro di riabilitazione psichica

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Località Alessia – Cappella S. Raffaele

Nella frazione di Alessia una lapide nella piazzetta ricorda le vittime dell'alluvione dell'ottobre 1954. Secondo alcuni la località si chiama così da un termine della Gallia che significa "corbezzolo" o in dialetto "sorba pelosa"; tutta la zona infatti è ricca di questo frutto selvatico

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Stadio Comunale S.Lamberti 1960

Lo Stadio comunale nacque negli anni ’60 e soltanto negli anni ’70 ebbe il suo completamento, grazie al quale oggi possono essere ospitati circa 20.000 spettatori

 

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Le grotte del Bonea – Avvocatella (1917)

Le grotte del Bonea si trovano nella frazione S.Cesareo, nella zona Avvocatella. La zona è nota sin dal medioevo in quanto passaggio obbligato da chi proveniva dalla Costiera Amalfitana da Dragonea, furono utilizzate durante la II guerra mondiale quali rifugi ( il cosiddetto “fortino”) Ne sono rimaste solo alcuni ruderi. Alcune grotte si trovano al di sotto della chiesa dell’Avvocatella

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Monte Castello nel 1930

Il Castello, roccaforte costruita nell'VIII sec. E' certo che il castello fu donato dal duca Ruggiero al figlio Roberto, figlio del normanno Algerico, verso al fine del XI sec. Nel 1110 era abitata da un monaco e da un laico che comandava le guarnigioni che vivevano sul castello. Fu distrutto da Roberto conte di Arras, vicario di re Carlo II d'Angiò. Ricostruito nel 1380 ( per questo venne imposta ai cavesi una gabella ), il castello divenne una postazione militare sino al 1943 , quando iniziò la decadenza della struttura, a seguito dei bombardamenti tedeschi durante il II conflitto mondiale.Vi si festeggia da secoli  la Sagra.

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Villa Comunale: Il boschetto delle delizie – 1908/2004

La Villa Comunale era anticamente chiamata "il Boschetto" al centro del quale si trovava Casa del Balilla (oggi Club Universitario Cavese) che fu inaugurata da Vittorio Emanuele III in concomitanza con il monumento ai caduti della I Guerra Mondiale nel 1929.

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Croce del Saragnano – Alessia

Nella valle di S.Liberatore, passeggiando sul sentiero a sinistra tra i boschi, in un panorama incantevole che raggiunge tutta la Costa Amalfitana e prima di raggiungere il Castello di Arechi a Salerno, si incontrava la Croce del Saragnano, un’antica croce medievale in mattoni, di circa tre metri, che qualche anno fa è stata abbattuta dalle forti piogge e dal vento

 

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Rotolo Località Casaburi

Nella frazione Rotolo nella località Casaburi il tempo fortunatamente si è fermato….

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Valle San Liberatore – L’elce delle streghe

Stradine strette e tortuose ci conducono nella Valle di S.Liberatore, che è stato anche il primo campo di ricerca dei resti dei soldati inglesi e tedeschi da parte di Mamma Lucia, eroina cavese che ha restituito alle famiglie i resti mortali di soldati taliani e tedeschi dispersi nella zona.Qui vediamo il grosso elce , ormai non piu’ esistente, ai piedi del quale nel Medioevo si diceva che danzassero durante le notti di luna piena le streghe della zona.

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S.Maria a Toro – frazione  Annunziata 1920

 

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